L’IMBARAZZO DI PARLARE IN PUBBLICO
La probabilità di venire osservato è direttamente proporzionale alla stupidità del tuo atto.
ARTHUR BLOCH
Il timore di parlare in pubblico è una paura molto diffusa sebbene ciò che spaventa può essere molto diverso da persona a persona.
L’idea di fare brutta figura può comprendere infatti:
paura di dimenticarsi ciò che si deve dire
paura di dire qualcosa di sbagliato o stupido
fastidio nel sentire la propria voce rotta dall’emozione
timore di sudare eccessivamente
sapere che si diventerà rossi in viso
e tanto altro….
Non necessariamente queste paure nascono in seguito ad una diretta esperienza vissuta; il solo pensiero che possa accadere realmente qualcosa di imbarazzante basta a far scattare l’ansia e l’idea ossessiva.
COSA FA PEGGIORARE IL PROBLEMA?
Evitare.
Si tratta di un tentativo di soluzione molto subdolo. Infatti, nell’immediato permette di mettere a tacere la paura, ma a lungo andare porta a sentirci sempre più incapaci.
Cercare di controllarsi.
Il controllo di sintomi involontari e fisiologici come appunto arrossire, essere tesi, tremare…produce proprio l’effetto contrario a ciò che si vorrebbe ottenere.
PUÒ LO PSICOLOGO AIUTARE?
Sì, grazie alla ricerca-intervento su centinaia di casi trattati presso il Centro di Terapia Breve Strategica di Arezzo, sono stati messi a punto protocolli di intervento tanto replicabili quanto flessibili per adattarsi alla specifica paura di ogni persona.
Il lavoro, in questi casi, non mira al controllo di reazioni incontrollabili ma alla gestione dell’ansia che deriva dal solo pensiero che “posso fare brutta figura”.
UN ESEMPIO
Vi è mai capitato di assistere, in qualità di pubblico, ad una conferenza in cui il relatore inizia la sua esposizione dichiarando : “Scusate l’emozione…“?
Ebbene...voi poi, di quell’emozione, vi accorgete? Provate simpatia oppure antipatia per colui che dichiara la sua debolezza fin dall’inizio?
Come è evidente, in questo esempio non si chiede alla persona di aumentare il controllo delle proprie emozioni ma si invita addirittura di esporle secondo una tenica definita "dichiarare il perturbante sgereto"